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Lettera aperta di un autista …

Cari concittadini,
sono un autista di quegli autobus arancioni, pieni di pubblicità, che circolano per la nostra città, ho tra i 30 e i 60 anni e passo, per contratto, diverse ore della mia giornata immerso nel traffico.
Grazie a questa mia quotidiana frequentazione di utenti campobassani del servizio urbano, di campobassani delle contrade, di molisani provenienti dai paesi limitrofi, automobilisti in cerca di parcheggio, di colleghi autisti del servizio extraurbano nella zona del terminal, di colleghi autisti dei servizi sostitutivi di Trenitalia, di vigili urbani, di parcheggiatori; ho maturato una discreta esperienza in materia di TPL (Trasporto Pubblico Locale), di mobilità e di viabilità. Conosco la velocità media dei mezzi pubblici, conosco l’opinione dei clienti sul servizio che offriamo, conosco i punti nevralgici del traffico campobassano, so dove si usa parcheggiare in doppia fila, so che tipi di auto circolano (aumentano i SUV!); insomma sono un attento ed esperto osservatore di questi fenomeni.

Ora, sarà che vedendo la TV e leggendo i giornali, ho peso sul serio l’opinione di esperti ambientalisti, di ingegneri dei trasporti, di medici specializzati in patologie dell’apparato respiratorio, di sindaci e assessori ai trasporti di città più allineate della nostra agli standard europei: mi sarei aspettato, data la mia esperienza, di venire consultato dai nostri tecnici comunali, nell’individuare soluzioni che tentino di risolvere i gravi problemi che attanagliano la nostra città (maglia nera, in Italia, per quanto riguarda le zone di traffico limitato e velocità media dei mezzi pubblici.
Purtroppo non è accaduto! LA novità, invce è arrivata, ma in modo negativo e riguarda il taglio di una quindicina di autisti della mia azienda: perché l’ultima Legge Finanziaria del Molise (L.R. n° 3/2010) ha diminuito del 30% i trasferimenti di risorse economiche al settore dei trasporti su gomma!

A questo punto ho l’obbligo morale di evidenziare un paio di aspetti che è giusto far conoscere a chi questi servizi li pa. Questa modalità di taglio generalizzato, a breve, riguarderà a nche il trasporto extraurbano. Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un aumento delle attribuzioni dei poteri in materia di trasporti alle Istituzioni Locali (regione, provincie, comuni). Questa attribuzione ha fatto crescere il numero di funzionari di Regione, Provincai e Comune che si fregiano del titolo di Tecnici dei Trasporti, ci sono Commissioni dei Trasporti, Associazioni che tutelano i diritti dei pendolari, e circa 30 imprenditori (con relativo personale amministrativo) che operano nel settore del trasporto su gomma; su quanto siano stati «compagni di merende» tutti questi soggetti mi riservo di scrivere quando sarò licenziato.

MA veniamo ad oggi, quindi, si potrebbe pensare che, con una così breve architettata macchina organizzativa, le concessionarie di automobili dovrebbero tremare…
NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO! Oggi tremano il 33% degli autisti della gomma, tremano tutte quelle persone che per l’età, per scelta di vita, e per il reddito non possono permettersi di acquistare l’automobile e sostenere le spese che questa comporta, tremano i bambini che hanno il naso e la bocca ad un metro da terra (CO2, polveri sottili e biossido di piombo «viaggiano bassi»), tremano anche quegli automobilisti che erroneamente pensano che nel confortevole abitacolo della loro macchina non entrino quelle sostanze tossiche che anneriscono i muri dei palazzi.

Quindi, noi tutti, che viviamo sulla pelle nostra e dei nostri figli, a vari livelli, queste gravi problematiche, se vogliamo almeno tentare di avviarle a soluzione, dobbiamo COALIZZARCI ed usare tutte le armi legali a nostra disposizione per mandare a casa gli autori di questo SACCO ALLA CITTA’!